I materiali geosintetici sono prodotti sintetici realizzati a partire da fibra naturale o compositi; vengono prodotti a partire da diverse materie prime e vengono utilizzati in una vastissima gamma di applicazioni nel campo dell’ingegneria civile. Per definizione tali materiali sono progettati per essere utilizzati in combinazione con il terreno. Lo scopo dei materiali geosintetici è di migliorare le caratteristiche meccaniche e/o idrauliche dei terreni e fornire alla struttura una maggiore forza e stabilità, assicurandone la durabilità. L’utilizzo di materiali geosintetici consente di evitare la realizzazione di opere accessorie in calcestruzzo, contribuendo così a ridurre significativamente il valore delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.
In linea con quanto previsto dagli standards Europei, i materiali geosintetici vengono utilizzati in ambito stradale ed autostradale, ferroviario, lavori di sterro per realizzare fondazioni e strutture di contenimento, sistemi di drenaggio, protezioni contro l’erosione, costruzione di bacini idrici e dighe, canali e tunnels, discariche per rifiuti solidi e progetti di accumulo di rifiuti liquidi.
I materiali geotessili non tessuto sono realizzati in polipropilene (PP), poliestere (PET) o materie prime secondarie, si tratta di sottili fibre di polimero meccanicamente collegate tra loro mediante aghi o termicamente.
I materiali geotessili non tessuto permettono di incrementare la vita utile della struttura separando gli strati di terreno ed assicurando una perfetta permeabilità dell’acqua. Rappresentano una scelta eccellente per la protezione di strutture in acciaio o per la protezione dei materiali impermeabili da possibili punzonamenti che possono verificarsi durante i lavori di costruzione e/o di utilizzo delle strutture.
La gamma dei geotessili non tessuto è particolarmente ampia: da 80g/m2 a 2000 g/m2 di peso. I materiali possono essere adattati secondo le classi GRK, NGS e UK. Grazie alla grande varietà di prodotti e alla combinazione di diverse proprietà, i geotessili non-tessuto possono essere adattati a seconda delle specifiche di ogni progetto.
I geotessili non tessuto sono certificati e marcati CE in conformità al Regolamento (EU) No 305/2011.
I geotessili tessuto sono prodotti in polipropilene (PP) o poliestere (PET) realizzati mediante tessitura o intrecciatura, dove i fili, strisce o filati vengono collegati tra loro. I geotessili tessuto vengono definiti biassiali o monoassiali in base alla resistenza alla trazione.
I geotessili tessuto rendono possibile aumentare la capacità portante e la vita utile della struttura del terreno rinforzando e separando gli strati di terra in modo che l’acqua possa filtrare. Rappresentano una scelta eccellente per garantire la stabilità dei terrapieni, argini e scarpate a forte pendenza.
La gamma dei geotessili tessuto è particolarmente ampia: da 14kN/m a 1000 kN/m di valore di resistenza alla trazione. I materiali possono essere adattati secondo la classe GRK. Grazie alla grande varietà di prodotti e alla combinazione di diverse proprietà, i geotessili tessuto possono essere adattati a seconda delle specifiche di ogni progetto.
I geotessili tessuto sono certificati e marcati CE in conformità al Regolamento (EU) No 305/2011.
Le geogriglie sono prodotti in polipropilene (PP) o poliestere (PET) realizzati mediante saldatura, punzonatura, stiramento o tessitura delle strisce in modo da formare una griglia di dimensione di maglia regolare. Le geogriglie vengono definite biassiali o monoassiali in base alla resistenza alla trazione.
Le geogriglie rendono possibile aumentare la capacità portante e la vita utile della struttura del terreno stabilizzando e rinforzando gli strati di terreno stesso. Rappresentano una scelta eccellente per assicurare la resistenza delle fondazioni, l’uniformità dei sedimenti, la resistenza e la stabilità dei terrapieni, scarpate a forte pendenza o muri di contenimento.
La gamma delle geogriglie è particolarmente ampia: da 15kN/m a 1200 kN/m di valore di resistenza alla trazione.
Le geogriglie possono essere combinate a geotessili non tessuto dando vita ad un prodotto geocomposito, riducendo i costi di installazione. I materiali possono essere adattati a seconda delle specifiche di ogni progetto.
Le geogriglie sono certificate e marcate CE in conformità al Regolamento (EU) No 305/2011.
Si definisce barriera geosintetica un materiale completamente impermeabile progettato per limitare il flusso dei liquidi. Le barriere geosintetiche si dividono in barriere geosintetiche polimeriche (geomembrane) e barriere geosintetiche a base argilla (materassini di bentonite). Le geomembrane sono fogli realizzati in polietilene (PE), polipropilene (PP), polivinilcloruro (PVC) o EPDM. Un materassino di bentonite è un materiale geocomposito che combina strati di geotessile non tessuto, argilla bentonite e geotessile tessuto in un unico prodotto tenuti insieme mediante agugliatura.
Le barriere geosintetiche creano uno strato impermeabile ai liquidi in contatto con il terreno o con il calcestruzzo. Le barriere geosintetiche polimeriche sono caratterizzate da una resistenza particolarmente elevata agli effetti delle sostanze chimiche e biologiche nonché dei raggi UV. Le barriere geosintetiche a base argilla creano invece uno strato di bassa permeabilità ai liquidi, equivalgono infatti ad uno strato di circa 1 m di argilla naturale setacciata. Sono ideali per la protezione contro le infiltrazioni d’acqua in strutture di cemento interrate e per la costruzione di dighe.
La gamma delle barriere geosintetiche è particolarmente ampia: geomembrane da 0,15 mm a 3,0 mm di spessore, materassini di bentonite da 2000 g/m2 a 5800 g/m2. I materiali possono essere adattati a seconda delle specifiche di ogni progetto.
Le barriere geosintetiche sono certificate e marcate CE in conformità al Regolamento (EU) No 305/2011.
I materiali utilizzati per il controllo dell’erosione sono costituiti da fibre sintetiche o naturali o dalla loro combinazione a formare griglie tridimensionali che possono avere forma irregolare, forma regolare oppure materassini.
I prodotti utilizzati per il controllo dell’erosione sono progettati per limitare l’impatto dinamico delle acque di pioggia e la velocità di scorrimento di superficie dell’acqua lungo il pendio, così come l’impatto del vento sui terreni vegetali appena realizzati. La rete tridimensionale di forma irregolare inoltre rinforza l’apparato radicale del tappeto erboso. La durabilità del prodotto sintetico è superiore ai 25 anni, mentre i materiali a fibra naturale si decompongono entro 3 - 5 anni a seconda delle condizioni di esposizione ambientale.
La gamma di queste barriere geosintetiche è molto ampia: il peso delle griglie sintetiche può variare tra 430 g/m2 e 630 g/m2 e il peso delle griglie di fibre naturali e materassini può variare tra 300 g/m2 e 750 g/m2. I materiali possono essere adattati a seconda delle specifiche di ogni progetto.
Le geocelle sono realizzate in polietilene (PE), polietilene riciclato o altri materiali plastici riciclati a formare una struttura alveolare tridimensionale, possono essere riempite di terra, ghiaia, pietrisco o ciottoli. Le geocelle possono essere flessibili o rigide.
Le geocelle flessibili aumentano la capacità portante del terreno ed assicurano la stabilità della superficie del pendio. Le geocelle rigide aumentano la capacità portante della superficie di fondo pavimento. Si possono così realizzare punti di accesso in aree verdi, rinforzare banchine o parcheggi e sentieri.
La gamma di geocelle è particolarmente ampia: le geocelle flessibili possono variare in spessore da 5 a 30 cm con una distanza tra i punti di saldatura ad occhiello da 330 mm a 750 mm; le geocelle rigide invece possono variare in spessore da 2,5 a 5 cm con maglia da 18x33 cm fino a 77x40,5 cm. I materiali possono essere adattati a seconda delle specifiche di ogni progetto.
I geocompositi drenanti sono prodotti realizzati in polipropilene (PP), consistono di un nucleo estruso drenante e di geotessile non tessuto attaccato su un lato o su entrambi i lati del prodotto. Il nucleo può essere ondulato, perforato irregolarmente, oppure può essere formato da barre rigide di forma regolare in polimero orientate in due o tre direzioni. Un altro tipo di geocompositi drenanti sono le geomembrane profilate con rientranze abbinate a uno strato di geotessile (membrane drenanti).
I geocompositi drenanti sono l’alternativa efficace alle realizzazioni drenanti tradizionali rappresentate da strati di pietrisco o ghiaia. I geocompositi drenanti infatti assicurano un’eccellente permeabilità di acqua o gas anche ad alte pressioni. Sono utilizzati per formare strati drenanti sia orizzontalmente che verticalmente. Possono anche essere utilizzati per proteggere le barriere geosintetiche o altri materiali impermeabili da possibili punzonamenti che possono verificarsi durante i lavori di costruzione e/o di utilizzo delle strutture.
La gamma dei geocompositi drenanti è particolarmente ampia: da 500 g/m2 a 1900 g/m2 di peso. I materiali possono essere adattati per raggiungere la permeabilità richiesta e la resistenza al punzonamento. Grazie alla grande varietà di prodotti e alla combinazione di diverse proprietà, i geocompositi drenanti possono essere adattati alle specifiche di ogni progetto.
I geocompositi drenanti sono certificati e marcati CE in conformità al Regolamento (EU) No 305/2011
I materiali per il rinforzo dell'asfalto sono geogriglie e geocompositi in fibra di vetro o acciaio con rigidità particolarmente elevata. Le geogriglie e i geocompositi in fibra di vetro sono prodotti con un rivestimento bituminoso per garantire l'adesione tra gli strati di asfalto e il materiale. Le griglie in acciaio sono realizzate con rete metallica a doppia torsione rivestita anticorrosione con barre trasversali di irrigidimento.
I materiali di rinforzo dell'asfalto consentono di proteggere i nuovi strati di pavimentazione in asfalto dalle fessurazioni dovute a deformazioni del vecchio manto di asfalto, dagli effetti atmosferici negativi e/o di aumentare la durata della pavimentazione in caso di insufficiente capacità portante delle fondazioni. Inoltre, possono essere utilizzati per garantire l'uniformità e scorrevolezza della pavimentazione in asfalto sopra l'eventuale vecchia pavimentazione in cemento armato.
Sebbene la resistenza alla trazione dei materiali di rinforzo dell'asfalto sia di 50 kN/m e 100 kN/m, grazie all'ampia varietà di tipi di materiali, la scelta è sufficientemente ampia: da una semplice geogriglia a un geocomposito con un ampio strato di rivestimento bituminoso, che non necessita di emulsione bituminosa in fase di posa. I materiali possono essere adattati in base alle esigenze di ciascun progetto.
I materiali di rinforzo dell'asfalto sono certificati e marcati CE secondo i requisiti delle norme europee e del regolamento (UE) n. 305/2011.